Per la rigenerazione dello strato cutaneo esterno (Nanobellezza) sono necessari almeno
28 giorni con trattamenti settimanali, sono necessarie quindi almeno 25 settimane. Per
le zone da trattare del corpo (Nanoterapia) si consigliano da quattro a otto trattamenti.
No. È stato sviluppato per integrare i trattamenti medici tradizionali, alternativi e
preventivi.
Un trattamento dura 20 minuti.
Normalmente si fanno uno o due trattamenti alla settimana ma per ogni esigenza è
sempre opportuno chiedere una valutazione al terapista Nano. In alcuni casi il corpo ha
bisogno di un tempo più lungo per assorbire i nutrienti e produrre la rigenerazione
mentre in altri casi serve una intensiva azione d’urto.
No, i nostri ingredienti naturali sono validi e salutari per ogni età e sesso.
Per quanto riguarda il trattamento con i Sali minerali del Mar Morto, non ci sono
controindicazioni note. Solo il trattamento con acido ialuronico ha una
controindicazione nota, che è direttamente collegata alla terapia oncologica in corso. A
causa dell’effetto sulla rigenerazione cellulare, è necessario consultare il proprio Nano
terapeuta.
No. I pazienti riferiscono una sensazione piacevole e rilassante.
Sì. Non sono noti effetti collaterali negativi in combinazione con altri trattamenti, ad
eccezione delle terapie oncologiche.
No. È possibile trovare i Nano terapisti approvati e formati solo nel nostro centro. Questi
terapisti hanno ricevuto tutti una formazione, e le apparecchiature vengono sottoposte
a controlli di routine e a manutenzione tecnica annuale, al fine di garantire una
qualità costante.
Sì. In molto casi, i clienti sentono meno dolore dopo un trattamento. Raccomandiamo
pertanto di rimanere prudenti e vigili, per evitare di esagerare con i movimenti.
No. I trattamenti di Nanoterapia al momento non rientrano nell’ assicurazione base, ma informatevi presso il centro, avremo la miglior soluzione per Voi.
No. Ogni trattamento che viene effettuato può portare ad avvertire dolore o
indolenzimento nelle zone interessate, poiché questo può far parte del processo di
guarigione. Tuttavia, la condizione fisica non peggiora.
Una tecnologia a livello molecolare che ci permette di porre ogni atomo dove vogliamo
che esso venga posizionato. Il termine nanotecnologia fu coniato nel 1986 da Kim Eric
Drexler che così la definì.
Un dispositivo brevettato che ci consente di trasformare un liquido in nanoparticelle e
farle arrivare nell’area interessata mantenendo le caratteristiche iniziali.
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